La nostra storia
La nostra Associazione si prefigge lo scopo di sconfiggere l’isolamento ed aiutare concretamente la donna a salvaguardare il proprio benessere psico-fisico.
Al numero 051-310281
rispondono donne dell’associazione che svolgono una funzione di ascolto, sostegno ed eventuale invio a strutture competenti per le esigenze emerse.
Tutto ciò è stato possibile sia grazie all’impegno costante delle volontarie della Associazione, sia alla collaborazione con enti e strutture del Quartiere Borgo Panigale-Reno e delle città.
Le donne predisposte all’ascolto hanno frequentato un corso di formazione al fine di potenziare le proprie capacità di ascolto, accoglienza e sostegno.
Tale corso è organizzato dall’ associazione periodicamente in collaborazione con la psicologa che mette a disposizione le sue competenze.
Questa figura svolge diverse funzioni:
Le donne predisposte all’ascolto hanno frequentato un corso di formazione al fine di potenziare le proprie capacità di ascolto, accoglienza e sostegno.
Tale corso è organizzato dall’ associazione periodicamente in collaborazione con la psicologa che mette a disposizione le sue competenze.
Questa figura svolge diverse funzioni:
- Sostegno individuale e di gruppo alle volontarie;
- Formazione e supervisione permanente per il gruppo dell’ associazione all’ interno del progetto;
- Intervento psicologico diretto sull’ utenza attraverso la linea telefonica , o se necessario, con colloqui individuali.
E’ attivo presso l’associazione un “Punto d’Ascolto” che prevede incontri individuali su richiesta, con la counselor o con la psicologa.
Puoi trovare "Consulenza Legale" con Avv.sse Professioniste che collaborano con noi.
Un "Salotto" tutti i martedì dalle 17 alle 19, per conoscerci e per trascorrere un momento sereno in compagnia.
Questa progettazione prevede un intervento che si articola in due direzioni:
Oggi infatti il ruolo femminile prevede da una parte una ”doppia presenza” nel senso di un impegno di energie e di tempo sia in attività lavorativa esterne, sia in attività domestiche, cura della famiglia e della casa, con un carico di lavoro che lascia poco spazio all’ espressione individuale ed al tempo libero. Inoltre vi sono situazioni di vita (es. menopausa, abbandono delle attività lavorative che garantisce autonomia ed indipendenza, vedovanza, separazione, allontanamento dei figli) che portano le donne a vivere in uno stato di disagio.
Le persone che vivono momenti di solitudine sia fisica sia psicologica, tendono maggiormente ad isolarsi, quindi è più difficile raggiungerle con interventi di solidarietà. Chi vive solo da anni può avvertire una sorta di disagio profondo che spesso non è in grado di fare emergere ed è quindi un bisogno nascosto , molto difficile da dichiarare in simili situazioni.
La persona o la coppia che vive isolata non è in grado di dare corpo ad una realtà concreta, la può vivere solo a livello di percezione, ma spesso non è in grado di tracciare confini precisi al suo malessere che si può manifestare con : insonnia, irritabilità, depressione, etc., facilitando in questi casi, l’ assunzione di psicofarmaci e alcolici. E’ necessario quindi, attuare modalità di intervento a livello preventivo, per aiutare le persone a rendere più consapevole il bisogno nascosto ma ancora di più a trovare le opportune soluzioni.
- iniziative di carattere sociale dirette alla creazione di una rete di rapporti individuali e di gruppo per le donne del Quartiere e non al fine di affontare problemi quali : solitudine, disagio, violenza;
- creare un centro ricreativo culturale che propone al territorio attività di socializzazione, approfondimento, attività espressive e acquisizione di tecniche e modalità per lo sviluppo della creatività individuale e di gruppo.
Oggi infatti il ruolo femminile prevede da una parte una ”doppia presenza” nel senso di un impegno di energie e di tempo sia in attività lavorativa esterne, sia in attività domestiche, cura della famiglia e della casa, con un carico di lavoro che lascia poco spazio all’ espressione individuale ed al tempo libero. Inoltre vi sono situazioni di vita (es. menopausa, abbandono delle attività lavorative che garantisce autonomia ed indipendenza, vedovanza, separazione, allontanamento dei figli) che portano le donne a vivere in uno stato di disagio.
Le persone che vivono momenti di solitudine sia fisica sia psicologica, tendono maggiormente ad isolarsi, quindi è più difficile raggiungerle con interventi di solidarietà. Chi vive solo da anni può avvertire una sorta di disagio profondo che spesso non è in grado di fare emergere ed è quindi un bisogno nascosto , molto difficile da dichiarare in simili situazioni.
La persona o la coppia che vive isolata non è in grado di dare corpo ad una realtà concreta, la può vivere solo a livello di percezione, ma spesso non è in grado di tracciare confini precisi al suo malessere che si può manifestare con : insonnia, irritabilità, depressione, etc., facilitando in questi casi, l’ assunzione di psicofarmaci e alcolici. E’ necessario quindi, attuare modalità di intervento a livello preventivo, per aiutare le persone a rendere più consapevole il bisogno nascosto ma ancora di più a trovare le opportune soluzioni.